Oggi si parla sempre più frequentemente di illuminazione a
induzione magnetica per l’illuminazione di aree industriali e illuminazione
pubblica.
Pochi sanno che la tecnologia delle lampade ad induzione
discende dal brevetto che Nikola Tesla depositò il 23/06/1891.
Tutt’oggi tale tecnologia detiene il primato di durata,
affidabilità, comfort visivo e bassi consumi essendo vantaggiosa anche a
confronto con la tecnologia LED il cui mercato in questi ultimi anni è in
ascesa.
Questa tecnologia è particolarmente vantaggiosa per
illuminazione di grandi aree che necessitano di luce diffusa per illuminare
perfettamente tutti gli spazi con pochi corpi illuminanti senza grandi problemi
di abbagliamento, senza zone d’ombra come ad esempio nei tunnel, nelle
gallerie, sulle strade dove è richiesta la massima sicurezza per guidatori e
pedoni.
Tale sistema non presenta alcun rischio per la salute anzi,
il permanere in ambienti illuminati con lampade ad induzione magnetica crea un
senso di benessere visivo oltre ad essere particolarmente rispettoso per
l’ambiente; infatti sia in fase di produzione che di attività le lampade ad
induzione sono totalmente ecologiche e i materiali utilizzati sono riciclabili
al 100%.
Altro vantaggio legato alla durata (fino a 110.000 ore di
funzionamento) è legato al fatto che tali lampade sono estremamente convenienti
in tutte quelle applicazioni dove è difficoltosa la manutenzione ad esempio
nelle gallerie delle autostrade, nella illuminazione pubblica a causa
dell’altezza dei corpi illuminanti.
Quindi l’utilizzo di lampade ad induzione magnetica
rappresenta un sistema vincente per la lunga durata, flessibilità alle diverse
condizioni atmosferiche, alla luce diffusa che illumina perfettamente grandi
ambienti, luoghi di lavoro e, non di meno, per i bassi consumi e quindi per
l’alta efficienza.
Illustrazione
1: Illuminazione di capannoni industriali |
Illustrazione 2: illuminazione di esterni (facciate edifici) |
Illustrazione 3: illuminazione pubblica (strade e gallerie)
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